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Editoriale

ACCOGLIERE IL DONO DELLA VITA E USARE IL PROPRIO TEMPO PER AMARE

… In fondo caro Gianni… ogni giorno che vivi è un giorno in più per volere bene, un giorno in più per desiderare e un giorno in più per vivere.

Così si conclude l’intervista della nostra brava Laura Sposito a Gianni Alfieri, trapiantato di fegato venti anni fa, quando era nella pienezza della sua vita, ed oggi prezioso collaboratore dell’Associazione Amici del trapianto di fegato. La frase con la quale Alfieri chiude il proprio racconto è simbolicamente la frase che dà senso alla donazione e al trapianto: continuare ad amare, a fare il bene, a vivere. Ho letto questa intervista con la voracità di chi conosce, perché vissute sulla propria pelle, le esperienze del trapianto: dalla notizia devastante del medico all’attesa, dall’intervento alla rinascita. E mi sono commosso. Laura Sposito dialoga con Gianni Alfieri con la semplicità di chi si lascia toccare il cuore dalle parole e fa emergere la drammaticità di una storia che sembra quasi frutto di fantasia, invece è assolutamente reale. A seguire c’è poi il racconto dell’incontro, sempre a cura della Sposito, fra l’Alfieri e il prof. Luciano De Carlis, il grande chirurgo che venti anni fa si fece strumento della vittoria della vita sulla malattia e che si commuove nel vedere il “suo” paziente in ottima salute, a venti anni dall’intervento, desideroso di mettersi al servizio degli ideali della donazione e del trapianto.

Basterebbe questo per segnare a fuoco il senso della nostra avventura editoriale: in tutti questi anni “Prevenzione Oggi” ha raccontato il bene fatto da tanti protagonisti della vita civile, sociale e sanitaria, rendendoli un po’ meno soli e al contempo rendendo un po’ più consapevole la società del bene che esiste ma che, essendo nascosto, va cercato e messo in luce.

Un’altra bella notizia è la nomina del dott. Massimo Cardillo, già Presidente del NITp, a Direttore del Centro Nazionale Trapianti. Una carica prestigiosa affidata ad una persona di grande capacità professionale, di profonda sensibilità che, sono certo, permetterà alle Associazioni come la nostra di migliorare giorno dopo giorno il proprio contributo alla cultura della solidarietà.

Il nostro giornale è peraltro ricco di molti altri articoli interessanti. C’è, per esempio, la relazione sul corso tenuto in Lombardia e rivolto ai dirigenti Aido sui temi amministrativi. Un corso fondamentale in questi tempi di rinnovamento del Terzo Settore, affidato alla competente illustrazione della dr.ssa Donata Colombo e del dott. Plebani.

I lettori non si facciano sfuggire poi la riflessione della dr.ssa Masturzo sulla necessità/opportunità di costruire, in questi anni, nuovi ponti con le differenti culture che stanno arricchendo la nostra Nazione. I fenomeni sociali non devono essere né strumento di propaganda né motivo di paura, ma devono essere affrontati e gestiti, proprio come suggerisce la dr.ssa Masturzo, per trarne il bene che c’è in ogni incontro fra persone.

Questo e tanto altro ancora, come i tradizionali articoli del caro e bravissimo dott. Bianchi oltre che della dietologa dr.ssa Grande, arricchiscono il giornale. Mi soffermo solo un attimo sui contributi che provengono, copiosi, dalle Sezioni. Ne sono felice perché attestano, se ce ne fosse stato bisogno, che la possibilità di utilizzare “Prevenzione Oggi” per dare luce alle esperienze territoriali è concreta. Si tratta di capirlo per valorizzarla e i dirigenti dell’Aido della Lombardia lo hanno capito.

Leonida Pozzi

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